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Spese bancarie, la verità che le banche non ti dicono

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Spese bancarie, la verità che le banche non ti dicono

Le spese bancarie devono essere indicate nel contratto per legge. Ma è sempre così? Leggi il nostro articolo.

Ogni contratto bancario comporta una spesa.
Perché la banca, dopotutto, è una grande azienda: fa muovere i soldi nella società, ma soprattutto offre servizi. E i servizi vanno pagati.

Per farti un esempio, se sottoscrivi un prestito con rata mensile, la banca ti chiederà di pagare le operazioni di incasso. Questo perché l’addebito diretto (SEPA o RI.BA) rientra tra i servizi della banca, e pertanto comporta un costo.

Sono cose che, se mai hai avuto a che fare con una banca, quasi certamente già sai. Quello che forse ti sfugge però – a te come a tantissimi altri, purtroppo – è che le banche spesso non sono trasparenti sulla questione delle spese bancarie. Nonostante la trasparenza, sia uno degli obblighi bancari imposti dall’art. 117 del Testo Unico Bancario.

In questo articolo di ADifesa scoprirai quali sono le spese bancarie spesso nascoste e cosa puoi fare, concretamente, per riuscire a scovarle. Così da avere finalmente la giustizia che ti spetta. Buona lettura!

Le spese bancarie che la banca comunica

Quali sono le spese bancarie che la banca indica esplicitamente nel contratto? La risposta più giusta, cioè la migliore, sarebbe: tutte. Ma come avrai capito dall’introduzione, purtroppo non è così. Imparare a conoscere il contratto bancario, e le voci di costo che include, ti aiuterà a capire meglio se c’è qualcosa che non va.

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Le spese bancarie più problematiche sono però quelle legate a prestiti, finanziamenti e mutui. I costi del denaro in prestito infatti inclusi nel TAEG che infatti comprende:

Nel caso di mutuo ipotecario…

  • Tassi di interesse. Gli interessi passivi del mutuo, fissi o variabili, variano dal 2% al 5% annuo, a seconda delle condizioni economiche, della durata del mutuo e del tipo di tasso applicato.
  • Spese di istruttoria. È il costo che la banca ti addebita per analizzare la tua richiesta di mutuo. Potrebbe essere una cifra fissa o una percentuale dell’importo del mutuo (tra l’1% e il 2%).
  • Spese di perizia. La banca potrebbe addebitarti il costo per far valutare il valore della casa, che potrebbe aggirarsi sui 200-400 euro.
  • Polizze assicurative. Quando sottoscrivi un mutuo, le polizze assicurative sono spesso obbligatorie e spesso incidono molto sul totale delle spese bancarie.

Nel caso di prestito personale o cessione del quinto…

  • Spese di istruttoria. Anche per i prestiti personali, la banca può richiedere un costo per analizzare la tua pratica (es. 100 euro o una percentuale dell’importo richiesto).
  • Interessi sul prestito. Anche in questo caso, sul denaro in prestito sono applicati degli interessi il che fanno lievitare la somma da restituire alla banca.
  • Spese di gestione rata. Sui prestiti si applica quasi sempre una spesa sull’incasso della rata, che oscilla in genere tra i 2 e i 5 euro al mese. Potrà sembrare minima, ma su un prestito di 5 anni, arriverai subito a un totale di diverse centinaia di euro.
  • Spese di gestione amministrativa. Se hai scelto una cessione del quinto, possono esserci ulteriori spese amministrative per la trattenuta diretta sulla busta paga o pensione.

Nel caso di una carta di credito revolving…

  • Interessi sul debito rateizzato. La carta di credito revolving prevede tassi di interesse spesso tra il 15% e il 20%. Le sue spese bancarie sono quindi molto elevate, specie se non rimborsi velocemente il debito. Più dilazioni nel tempo il rimborso, più gli interessi si accumulano.
  • Commissioni fisse sul rimborso. Alcune carte revolving prevedono anche delle commissioni fisse per la gestione delle rate. Sono spese che vengono applicate generalmente ogni mese e che aumentano il costo del credito.
  • Interessi moratori sui ritardi. Se ritardi il pagamento di una rata, dovrai pagare sulla rata gli interessi di mora, che vanno ad accumularsi agli interessi già elevati della carta revolving.
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E allora, quali sono le spese bancarie nascoste?

Con spese bancarie nascoste intendiamo una pratica bancaria scorretta che riguarda il calcolo degli interessi di un prestito, mutuo, finanziamento. Nel caso di denaro in prestito, infatti, tutte le spese devono rientrare nel TAEG.

Il TAEG infatti è il Tasso Annuale Effettivo Globale, cioè l’importo di denaro aggiuntivo che paghi alla banca una volta calcolate tutte le spese. Bene, quello che succede spesso è questo: la banca non include tutte le spese nel TAEG, dandoti l’impressione di aver ottenuto un prestito conveniente che in realtà conveniente non è.

Ecco cosa sono le spese bancarie nascoste.

È bene però chiare che non si tratta di truffe. Le spese bancarie nascoste sono invece clausole contrattuali poco chiare, difficili da comprendere per i consumatori non esperti. Le banche e gli istituti di credito tendono a presentare i preventivi in modo semplificato, che mette in evidenza soltanto il tasso di interesse e la rata mensile.

Solo leggendo attentamente il contratto, e spesso con l’aiuto di un esperto, è possibile individuare tutte le voci di spesa aggiuntive.

Ma come smascherare queste spese bancarie nascoste?

La prima regola è la lettura attenta del contratto. Ogni clausola, anche la più piccola, va esaminata con cura, prestando particolare attenzione a tutte le voci di spesa.

Altra strategia vincente è richiedere un preventivo dettagliato all’istituto di credito, in cui siano specificate tutte le spese previste, comprese quelle accessorie.

Confrontare le offerte di diversi istituti è un’altra mossa saggia: solo così è possibile individuare la soluzione più conveniente e trasparente.

Infine, informarsi sui propri diritti di consumatore è fondamentale. ADifesa, in tal senso, è l’associazione consumatori che ti può aiutare. Ogni mese, infatti, ti aggiorna tramite articoli, guide e newsletter su quali sono i tuoi diritti e come farli rispettare.

Quindi, in sintesi:

  • leggi con cura il contratto
  • richiedi un preventivo dettagliato
  • confronta diverse offerte
  • informati sui tuoi diritti

Soltanto così potrai evitare spiacevoli sorprese e tutelare in modo concreto i tuoi risparmi.

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Cosa fare se sospetti di spese bancarie nascoste

Se hai il sospetto di aver pagato spese nascoste, non ti preoccupare. Esistono infatti strumenti legali che ti permettono di recuperare le spese extra.

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La prima cosa da fare è chiedere chiarimenti alla banca. Non è detto che ti risponda, ma è uno step importante se hai riscontrato qualche anomalia. È bene anche tenere traccia di tutte le comunicazioni, sia scritte che telefoniche, nonché di estratti conto, contratti, documenti di conteggio estintivo. Infine, chiedi aiuto a ADifesa.

ADifesa infatti è un’associazione dei consumatori specializzata in prodotti bancari irregolari. I nostri esperti legali possono analizzare la tua situazione, valutare se ci sono prospettive concrete di avere indietro i soldi e poi procedere con una richiesta esplicita di rimborso.

Il nostro metodo ha un tasso di riuscita elevatissimo. Tutti i casi che prendiamo in carico dopo una valutazione iniziale hanno esito positivo. Controlla tu stesso su TrustPilot: le recensioni dei nostri servizi parlano per noi.

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