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Opposizione decreto ingiuntivo mutuo, come funziona?

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Come funziona l’opposizione a decreto ingiuntivo in caso di mutuo

Una opposizione a decreto ingiuntivo può cambiarti la vita se sai come farla. Leggi la guida di ADifesa e inizia a tutelarti.

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Hai un mutuo in corso, bene.
Però con il pagamento delle rate mensili qualcosa va storto.
E, lo sai, la banca non fa sconti. Quindi un giorno apri la cassetta della posta e ci trovi una bella raccomandata: hai ricevuto un decreto ingiuntivo.

In sintesi, è iniziato un conto alla rovescia. O saldi il tuo debito immediatamente, o subisci un pignoramento.

Ovviamente non è così semplice.
Dopotutto se sei già in difficoltà economiche (tanto da non essere riuscito a pagare i tuoi debiti), è probabile che tu i soldi per saldare non li abbia affatto. E a questo punto, non si tratta più di una libera scelta: il pignoramento non lo puoi evitare, puoi accettarlo e basta.

O forse no.

Perché in realtà esistono diversi casi in cui il decreto ingiuntivo è contestabile. Quindi puoi opporti, e pure riuscire ad annullarlo con successo. Ma devi sapere come fare.

E in questo articolo di ADifesa te lo spieghiamo bene.

👉 Leggi anche: Il modo migliore per saldare un debito con la banca

Cosa si intende per opposizione a decreto ingiuntivo?

Prima di spiegare cos’è un’opposizione a decreto ingiuntivo, forse è il caso di fare un passo indietro. E chiarire un altro aspetto: cosa vuol dire decreto ingiuntivo.

Il decreto ingiuntivo è un provvedimento giudiziario con cui un creditore (chi ti deve dei soldi) chiede al giudice di ordinarti di pagare subito un debito. Se non riesci a farlo entro una certa scadenza, magari perché non hai abbastanza soldi, allora il Tribunale potrà renderlo esecutivo, e procedere così al pignoramento dei tuoi beni.

Il sistema giuridico però ti dà la possibilità di opporti, cioè di chiedere al giudice di riesaminare il caso e di valutare se il decreto sia stato emesso correttamente. Questa procedura legale viene definita, appunto, opposizione al decreto ingiuntivo.

L’opposizione al decreto ingiuntivo si attiva con un ricorso, che ti permetterà di spiegare (con tanto di prove) quali sono le motivazioni per cui ritieni che quel pagamento non sia dovuto, almeno NON nei termini indicati nel decreto. Se il ricorso viene accettato, l’opposizione sospende il decreto ingiuntivo fino alla sentenza finale.

In breve, si tratta di un’arma di difesa. Ricevi l’ingiunzione di pagamento, fai opposizione, e chiedi al giudice di valutare che il decreto ingiuntivo sia lecito.

Strano ma vero: il più delle volte non lo è.

I motivi più comuni di opposizione a decreto ingiuntivo

Come abbiamo detto prima, ci sono diverse ragioni per opporsi a un decreto ingiuntivo. Ed è bene conoscerle, così da avere un’idea chiara di come puoi difenderti se dovesse succedere a te. Ecco i motivi più comuni:

In sostanza quando ricevi un decreto ingiuntivo, perché sia lecito, è necessario che sia lecito anche il contratto di mutuo. Per spiegarlo in parole semplici: se nel tuo contratto di mutuo c’è qualcosa che non va, tanto da poter essere considerato un mutuo irregolare (o illegale, addirittura!), allora il decreto ingiuntivo non può essere valido.

Supponiamo per esempio che il tuo mutuo sia usurario (non è difficile che succeda, basta la presenza di alcuni costi nascosti che fanno alzare l’asticella degli interessi oltre il tasso soglia usura).

Oppure che il tuo sia uno dei mutui con clausola Floor, dichiarata illecita dalla giurisprudenza italiana. O, ancora, che non ti si arrivato un avviso di pagamento, come prevede la legge.

O, magari, che la banca ti stia chiedendo soldi che non le devi, come succede quanto fai l’estinzione anticipata di un prestito  ma la banca insiste per farti pagare la polizza assicurativa, non parziale, ma completa.

Ecco, in tutti questi casi, il decreto ingiuntivo non è valido. Ed è giusto che tu abbia la possibilità di opporti e di far valere i tuoi diritti.

Esempio opposizione a decreto ingiuntivo immobiliare

Ecco qui un esempio preciso si cosa significa opporsi a un decreto ingiuntivo, in ambito immobiliare.

Tieni presente che ogni caso è unico, e che serve un’analisi specifica (o una perizia econometrica) per capire se è il caso di fare un ricorso. Questo però è un esempio che può esserti utile per capire meglio di cosa stiamo parlato.

M.R. ha ricevuto un decreto ingiuntivo per il pagamento di rate arretrate di un mutuo ipotecario. M.R. però ritiene che una clausola del contratto, che prevede una penale eccessiva in caso di mora, sia vessatoria. Decide allora di procedere con un’opposizione al decreto ingiuntivo.

Tramite un legale, deposita in Tribunale un atto di citazione contro la banca facendo notare che il pagamento richiesto è infondato per via della presenza di una clausola vessatoria che lo penalizza come mutuatario.

Nel caso specifico, la clausola che prevede l’applicazione di una penale pari allo 0.5% del capitale residuo in caso di mora nel pagamento delle rate.

M.R. chiede così al giudice di accogliere l’opposizione; dichiarare nulla la clausola contrattuale relativa alla penale; rideterminare l’importo dovuto dall’opponente, escludendo la penale; condannare la banca al risarcimento dei danni subiti.

Il giudice, dopo aver valutato il caso, gli dà ragione.
Il decreto ingiuntivo viene annullato e M.R. riceve il suo risarcimento.

Se l’atto di citazione è scritto da un professionista specializzato, le probabilità di riuscita sfiorano il 98%.

È chiaro: non tutti i decreti ingiuntivi possono essere annullati in questo modo. Ma, se hai scelto un bravo professionista, puoi già sapere in anticipo quali sono le probabilità di riuscita. Anche per questo l’assistenza che ricevi gioca un ruolo essenziale.

Visual ADifesa – Infografica blog – Procedura di opposizione decreto ingiuntivo

Come si fa l’opposizione a decreto ingiuntivo, in caso di mutuo?

L’esempio qui sopra ti avrà già dato un’idea dell’iter per opporsi a un decreto ingiuntivo. Ci sono però degli step precisi da seguire, perciò meglio essere chiari su questo punto, così non rischi di fare errori. Di base, per l’opposizione al decreto ingiuntivo devi:

  • leggi con attenzione il decreto
  • consulta un avvocato
  • o rivolgiti a un’associazione consumatori
  • raccogli la documentazione
  • fai preparare l’atto di citazione
  • attendi la notifica dell’atto
  • partecipa all’udienza in Tribunale

L’udienza in Tribunale è l’ultimo step decisivo. La decisione del giudice chiuderà la questione sul debito che devi saldare.

Lo ripetiamo anche qui: la scelta dell’assistenza legale è importantissima. L’assistenza che ricevi può fare la differenza sull’esito della procedura.

Quello che ti consigliamo è di valutare bene l’esperienza del professionista, ma anche il suo compenso. La soluzione migliore è quella che ti fa risparmiare, pur garantendoti un esito positivo (e per questo l’associazione consumatori è l’opzione più adatta).

I termini per procedere

Per l’opposizione a decreto ingiuntivo, purtroppo, i tempi sono stretti: hai soltanto 40 giorni (dal giorno della notifica) per presentare il ricorso.

È una scadenza che devi tenere bene a mente, perché se la superi anche soltanto di un giorno senza agire la banca procede con l’esecuzione forzata che, in genere, equivale a un pignoramento.

Quindi attivati subito: appena ricevi il decreto, contatta un avvocato o un’associazione consumatori per valutare una possibile opposizione. Soprattutto: perdi meno tempo possibile per raccogliere i documenti necessari.

Se non li hai, non preoccuparti: ADifesa può aiutarti a recuperarli tutti prima della scadenza del termine.

L’atto di citazione (con fac simile)

Come avrai capito, l’atto di citazione è il documento formale con cui si dà avvio all’opposizione contro un decreto ingiuntivo. In pratica rappresenta la tua risposta ufficiale, quella in cui contesti le richieste della banca e chiedi al giudice di rivedere (e annullare) il decreto. Di cosa si compone?

  • dati delle parti coinvolte
  • descrizione del decreto ingiuntivo
  • motivi dell’opposizione
  • richiesta di sospensione
  • documenti allegati

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Durata della procedura

La durata di un ricorso per opposizione a decreto ingiuntivo può variare notevolmente, a seconda del carico di lavoro del Tribunale, ma anche della complessità della causa.

Considera che il ricorso si compone di diverse parti: la presentazione del ricorso, la fase istruttoria, l’udienza e la sentenza.

In linea di massima, il tutto dovrebbe richiedere 18-24 mesi.
Ma in alcuni casi, certo eccezionali, potrebbe volerci di più.

Vuoi opporti al decreto ingiuntivo? Fallo con ADifesa!

Se hai ricevuto un decreto ingiuntivo e ti senti in difficoltà, non affrontare tutto da solo! Con ADifesa hai al tuo fianco un team di esperti pronto a guidarti in ogni fase, dall’analisi del tuo caso alla stesura di un’opposizione personalizzata.

Dal 2017 siamo al fianco di cittadini alle prese con banche poco oneste, e lavoriamo ogni giorno per restituire ai debitori in difficoltà la serenità finanziaria di cui hanno bisogno. Leggi cosa dicono di noi: le testimonianze del nostro impegno ci riempiono di orgoglio e ci convincono ogni giorno che siamo sulla strada giusta.

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