Come gestire la revoca del fido bancario nella tua azienda

Hai paura che la revoca del fido bancario possa mettere in ginocchio la tua azienda? Tienila al sicuro con questi consigli di ADifesa.

Visual ADifesa – Blog – Revoca fido bancario, come gestirla?

La revoca del fido bancario è quasi un disastro annunciato.
Per le aziende che lavorano anche – o soprattutto – grazie al supporto finanziario delle banche, ritrovarsi a corto di liquidità da un giorno all’altro, e magari anche piene di debiti, è devastante.
Una di quelle situazioni da cui è complicato uscire.

Eppure succede.
Succede, e bisogna saper rispondere – con tempestività, con le migliori strategie di copertura. Strategie che spesso le piccole imprese italiane (dentro cui inseriamo anche le attività commerciali, dai negozi ai ristoranti e così via) non hanno voluto o potuto elaborare, forse ignari del fatto che il rischio finanziario – quando ci sono di mezzo le banche – non è così tanto lontano come può sembrare in apparenza.

Diventare debitore consapevole è allora necessario, anche nell’imprenditoria; imparare a riconoscere come si muove la banca in relazione al denaro che mette a disposizione, quanto è capace di soffocarti con interessi passivi incontrollati o insolite richieste di rimborso.

In questo articolo di ADifesa proviamo a darti qualche consiglio.
Perché la revoca del fido bancario può fare paura, ma non deve stroncare la tua attività. E uscirne è possibile, se sai come fare.

Intanto, perché ti hanno annullato il fido?
Le cause possibili della revoca

Per prima cosa, qui, va chiarito che la banca può revocare un fido bancario soltanto se ha una motivazione legittima. In genere, questo avviene quando chi ti ha concesso il finanziamento inizia a dubitare della tua affidabilità creditizia.

La fiducia delle banche si costruisce in base al modo in cui hai gestito le tue finanze fino a quel momento. Se la tua azienda lavora bene e genera reddito in misura sufficiente, e se paghi con puntualità le rate del tuo finanziamento, non hai motivo di preoccuparti: il fido bancario continuerà a darti il supporto finanziario di cui hai bisogno.

Se però qualcosa sfugge nel controllo dei tuoi soldi, la banca si mette in allarme. A quel punto la revoca del fido bancario sarà l’unica sua arma di difesa possibile, per non doversi ritrovarsi in futuro con una insolvenza da gestire.

In sintesi, dunque, la banca risponde con la revoca del fido se la tua reputazione creditizia (o il tuo credit score) ha subìto un calo drastico, e questo accade per esempio:

  • quando inizia a non rispettare le scadenze delle rate
  • se finisci in una situazione di sofferenza bancaria
  • a seguito di una segnalazione negativa in un sistema di informazione creditizia

Va notato che la revoca del fido bancario basata su questi presupposti si presenta come un paradosso. Se hai difficoltà a restituire le rate, per esempio, è perché non hai a disposizione denaro a sufficienza. Bloccare l’erogazione di liquidità tramite fido bancario non farà che complicare ulteriormente la tua posizione.

La banca vuole abbandonarti sul lastrico? Non esattamente.
Ma con la sua decisione può facilmente riuscirci.

Per questo hai bisogno di una strategia valida per poter proseguire con la tua attività. E qui sotto ADifesa te ne vuole proporre qualcuna.

Come si gestisce la revoca di un fido bancario?
Lista di soluzioni possibili per non soccombere

Innanzitutto, se stai gestendo un fido bancario, è importante mantenere alto il tuo punteggio creditizio. Insomma, devi cercare di mostrarti come un debitore responsabile agli occhi della tua banca.

Per riuscirci puoi seguire alcuni accorgimenti che abbiamo già elencato in una delle nostre guide che puoi leggere qui: Affidabilità creditizia: 8 consigli pratici per migliorarla

Risolvere la tua reputazione creditizia è sicuramente uno dei passi fondamentali. Tra l’altro vogliamo ricordarti (o informarti, se non lo sai già) che spesso la tua posizione nei sistemi di informazione creditizia può risultare aggravata da segnalazioni illecite – ovvero segnalazioni sul nostro conto che sono state registrate in violazione della normativa. A questo proposito, ti invitiamo a consultare il nostro servizio di cancellazione segnalazioni illegittime e prenotare una consulenza gratuita.

Un’altra soluzione possibile è quella di chiedere un controllo del finanziamento. Di frequente, infatti, la nostra associazione si trova di fronte ad aziende in difficoltà per via dell’anatocismo. Cosa vuol dire, per te? Vuol dire che, forse, se non sei riuscito a rispettare i termini del tuo contratto di finanziamento – al punto tale da aver spinto la banca a revocarti il fido bancario – la colpa potrebbe non essere tua, ma della banca stessa!

L’anatocismo bancario, infatti, fa crescere a dismisura gli interessi passivi del tuo conto corrente affidato; in altre parole, l’anatocismo aumenta il costo del tuo finanziamento, senza nemmeno fartene accorgere. Anatocismo e usura bancaria – che spesso si mescolano, a scapito degli imprenditori – rappresentano un enorme fattore di rischio per chi gestisce un’azienda, e aumentano le probabilità di una revoca del fido sul lungo termine. Una verifica del tuo conto corrente affidato potrebbe perciò salvare le sorti della tua attività imprenditoriale o commerciale, e con ADifesa puoi accedervi facilmente contattando un consulente qui.

Ricorda: la soluzione più efficace per gestire la revoca di un fido bancario è trovare la liquidità che serve alla tua impresa per pagare i debiti e portare avanti la sua attività. La soluzione più efficace, in altre parole, è avere soldi a sufficienza – e perciò trovarli, se non li hai.

Per questo un controllo del fido bancario – che parte da una prima indagine sui documenti bancari, fino alla redazione di una perizia approfondita – ti aiuta: se dalla perizia emerge un problema di anatocismo (cosa che, per l’esperienza della nostra associazione, succede almeno nel 75% dei casi), la tua azienda avrà diritto a un rimborso totale degli interessi pagati in eccesso.

Un rimborso che ti darà accesso al denaro di cui hai bisogno per gestire la revoca del fido bancario, e non soccombere sotto i debiti.

Ti sembra una faccenda complicata?
Con ADifesa è più semplice di quanto pensi.

Scopri ADifesa, e recupera il denaro che ti serve dopo la revoca del fido bancario

Il metodo ADifesa – che ti aiuta a recuperare la liquidità persa dopo la revoca di un fido – è stato pensato proprio per agevolare imprenditori e imprese già in difficoltà finanziaria. Anche se il conto corrente affidato è tuttora aperto, e la tua azienda risulta in linea con i pagamenti periodici.

La consulenza, la prima indagine e la perizia sono infatti gratuite. L’associazione ADifesa agisce a supporto (e tutela) dei tuoi diritti, e avvia una procedura contro la banca che ti garantisce la restituzione completa di tutti gli interessi non dovuti che hai pagato lo stesso.

Soltanto quando avrai ricevuto il rimborso, ti sarà chiesto un contributo per supportare l’attività di ADifesa – il che ti permette di ottenere giustizia senza compromettere ulteriormente la tua situazione finanziaria.

Se vuoi saperne di più, compila il modulo qui sotto.
I nostri consulenti ti daranno le risposte che cerchi in 48 ore.

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