Barclays, il mutuo in franco svizzero che ha ingannato i consumatori

Tra il 2003 e il 2010, i mutui Barclays in franco svizzero hanno raggiunto un picco di popolarità in Italia. Ma cosa c’era davvero dietro? Scoprilo in questo articolo.

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Cos’è un mutuo indicizzato al franco svizzero?

Il mutuo indicizzato al franco svizzero, come il mutuo Barclays, è un tipo di contratto di finanziamento per l’acquisto di un immobile che prende in considerazione due valute: l’euro e – appunto – il franco svizzero. E in particolare:

  • l’euro, per l’erogazione e il rimborso
  • il franco svizzero, per il calcolo delle rate

Questo significa, in sostanza, che se hai sottoscritto un mutuo Barclays hai ricevuto il prestito in euro e lo hai anche restituito in euro. Tuttavia la banca ha calcolato gli interessi passivi del mutuo da pagare non in base all’euro, ma in base al franco svizzero. Con tutto quello che ne consegue.

Infatti, euro e franco svizzero sono com’è ovvio due valute diverse. E per questo motivo sono soggette al tasso di cambio e alle sue fluttuazioni. Facciamo un esempio: se il franco svizzero acquisisce un valore maggiore rispetto all’euro, gli interessi passivi aumentano; di contro, se il franco svizzero cala, gli interessi passivi diminuiscono.

Secondo questa dinamica anche il capitale da restituire è soggetto alle variazioni del tasso di cambio. Questo perché il valore complessivo del capitale di prestito include gli interessi passivi. Per esempio, su un mutuo di 50mila euro con un tasso di interesse del 3,75% e una durata di 30 anni, il capitale totale da restituire sarebbe di circa 83mila euro – ovvero 50mila + 13mila di interessi.

Ma con la fluttuazione del tasso di cambio, che come abbiamo detto “gonfia” il valore degli interessi passivi, il capitale totale da restituire può anche aumentare, costringendo i mutuatari a pagare un extra inaspettato e fuori programma.

Riassumendo:

👉 l’importo delle rate mensili risente del tasso di cambio euro-franco svizzero. Se il franco svizzero sale rispetto all’euro, gli interessi aumentano; se si deprezza, gli interessi diminuiscono

👉 il capitale da rimborsare alla fine del mutuo è anch’esso soggetto al tasso di cambio. Se il franco svizzero prende valore, il mutuatario deve restituire un importo in euro maggiore rispetto a quanto preventivato

La controversia dei mutui Barclays

Tra il 2003 e il 2010 i mutui Barclays hanno raggiunto un picco di popolarità in Italia. Barclays è una banca britannica che opera a livello internazionale e che amministra in Italia numerose filiali. Tale popolarità è dovuta a almeno due ragioni. Barclay infatti:

  • proponeva tassi di interesse in media più bassi
  • indicizzava gli interessi su una valuta stabile

Come mai i tassi di interesse erano bassi? Barclays usava come tasso di riferimento il Libor invece dell’Euribor. Il Libor, cioè il tasso di riferimento per gli scambi interbancari a livello internazionale nonché quello utilizzato per il franco svizzero, era all’epoca più basso dell’Euribor – e quindi la scelta di indicizzare i mutui al franco svizzero era, per i mutuatari, di gran lunga più conveniente.

Inoltre, il franco svizzero era da anni una valuta stabile, il che garantiva una certa sicurezza alle banche. Grazie a questa stabilità, Barclays poteva essere sicura di non perdere i propri rendimenti a causa di un improvviso deprezzamento della moneta.

Per Barclays si trattava di una grandiosa operazione commerciale. Per i mutuatari invece – all’epoca ancora ignari dei rischi – era praticamente l’affare del secolo.

Il problema delle clausole vessatorie

Nel 2014, il franco svizzero entra in una fase di forte fluttuazione. E il suo valore – rispetto all’euro – aumenta. Alcuni clienti, interessati all’estinzione anticipata del prestito, si sono trovati di fronte a un’amara scoperta: il capitale residuo era più alto del previsto. Il capitale residuo era aumentato in accordo con il valore del franco svizzero.

Emerge così la presenza, nel contratto di mutuo, di una clausola vessatoria fino ad allora ignorata. Si tratta della clausola sull’estinzione anticipata secondo cui:

  • il capitale residuo, espresso in euro, doveva essere convertito in franchi svizzeri secondo il tasso di cambio fissato nel contratto al momento della stipula
  • l’importo in franchi svizzeri veniva poi riconvertito in euro al tasso di cambio vigente alla data di estinzione anticipata

In buona sostanza, il capitale residuo subiva una doppia riconversione. Questa doppia riconversione amplificava l’impatto dell’apprezzamento del franco svizzero: in questo modo il valore del capitale residuo si “gonfiava” fino a superare di molto il capitale originario. La banca, insomma, chiedeva per l’estinzione anticipata una cifra esorbitante ma soprattutto inaspettata.

La sentenza della Cassazione contro Barclays

Sono diverse le sentenze – di tribunali italiani e europei – che hanno ritenuto vessatoria la clausola di estinzione anticipata. E le ragioni sono diverse.

Prima di tutto la clausola è vessatoria per mancanza di trasparenza. Le informazioni fornite ai propri clienti, riguardo ai rischi connessi alla clausola di doppia conversione, erano ritenute inadeguate.

Inoltre, la clausola penalizza in maniera eccessiva i clienti, perché lascia ricadere su di loro il rischio di cambio e impone un onere sproporzionato tramite la restituzione di un capitale “gonfiato” dalle fluttuazioni della valuta.

Infine, la clausola commette una lesione al diritto di estinzione anticipata. Se restituire il capitale residuo costa così tanto, nessuno sarà mai in grado di estinguere il mutuo in anticipo. Così la banca ha sfruttato un meccanismo dannoso per il cliente per disincentivare l’estinzione anticipata.

Sono le stesse conclusioni a cui è giunta la Corte di Cassazione. Che, per questo motivo, ha ordinato a Barclays di:

  • rimborsare ai mutuatari gli interessi non dovuti
  • risarcire i clienti per i danni che hanno subìto

Una sentenza che ha avuto un impatto enorme per il sistema bancario e per le attività di tutela del diritto del consumatore.

Cosa fare se hai un mutuo Barclays con clausole vessatorie

Se hai sottoscritto un mutuo Barclays (o conosci qualcuno che lo ha fatto!), il consiglio è di agire alla svelta per far valere i tuoi diritti contro la banca.

Ti potrà sembrare un percorso lungo e difficile, ma possiamo rassicurarti: con la giusta assistenza, puoi ottenere il recupero degli interessi senza troppe preoccupazioni. Quello che ti serve è il supporto di esperti del settore, come quelli dell’Associazione ADifesa che da anni tutela i diritti dei debitori in difficoltà.

Ma andiamo con ordine. Qual è l’iter per avere giustizia?
Per tutelare i tuoi diritti devi agire così:

  • verifica (o fai verificare) la presenza di clausole vessatorie
  • decidi con un esperto se intraprendere un’azione legale
  • richiedi una perizia econometrica per valutare il danno
  • fai annullare le clausole e richiedi il ricalcolo del mutuo

Guarda qui sotto, nell’immagine, qual è la procedura per recupere gli interessi del tuo mutuo Barclays.

Infografica ADifesa – Blog – Come contestare un mutuo ipotecario

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