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Anatocismo bancario: una panoramica completa

Visual ADifesa – Blog – Anatocismo bancario: una panoramica completa

Anatocismo bancario: una panoramica completa

Sai cos’è l’anatocismo bancario? Lo si ritrova in tre conti su quattro, e forse ne sei vittima pure tu! In questo post te lo spieghiamo bene.

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Se hai un conto corrente affidato, l’espressione anatocismo bancario non ti suonerà nuova. Eppure, probabilmente, te ne sfugge il significato.

Nessun problema, perché non sei l’unico! L’educazione finanziaria su questi temi è volutamente lacunosa. Anzi: è grazie a questa lacuna che le banche propongono contratti scorretti.

Insomma: meno ne sai, più è facile che la banca se ne approfitti.

Con questa mini-guida di ADifesa, farai finalmente chiarezza sul significato di anatocismo bancario, e capire così quando e come metterti al riparo da possibili illeciti.

Cosa si intende per anatocismo bancario?

L’anatocismo bancario è un metodo utilizzato per calcolare gli interessi di un conto corrente affidato, ma anche di un mutuo.

Comunemente definito anche interessi su interessi, l’anatocismo “gonfia” il capitale ricevuto in prestito (e quindi anche il capitale residuo, da restituire), sfociando così ben presto nell’usura bancaria.

Questo esempio qui sotto ti aiuterà a capirci di più.

Immaginiamo che tu stia gestendo un conto con fido bancario. A ogni calcolo degli oneri finanziari – che avviene in genere su base trimestrale – la banca aggiunge gli interessi passivi al capitale del fido bancario.

Fa quindi un’operazione definita capitalizzazione degli interessi. Cioè, considera gli interessi come parte del capitale di prestito, e perciò applica anche a questi i tassi di interesse indicati sul contratto.

🔍 La capitalizzazione degli interessi è il nodo centrale dell’anatocismo bancario. Un conto corrente affidato produce interesse passivi perché comporta costi di gestione e commissioni. Questi però vengono aggiunti al capitale – quindi capitalizzati – finendo per essere inclusi nel calcolo degli interessi. Tale pratica può riguardare anche gli interessi attivi, ovvero i risparmi che hai maturato fino a un certo punto.

In poco tempo, l’importo da restituire crescerà a dismisura – senza che tu te ne renda conto. Ecco cos’è l’anatocismo: una forma di usura che ti costringe a pagare interessi anatocistici, ovvero interessi illegali.

Le conseguenze sono enormi: se anche gli interessi producono interessi, il valore di questi aumenterà in modo esponenziale, superando il tasso soglia usura come succede con i tassi di interesse usurari.

👉 Usura e anatocismo bancario sono due reati diversi. Spesso però vanno a braccetto, e in uno stesso rapporto bancario puoi trovarli entrambi. Per approfondire leggi anche: Anatocismo e usura bancaria, quali sono le differenze?

Cosa dice l’art. 1283 del c.c. sull’anatocismo

Sul piano normativo, il divieto di anatocismo viene già menzionato nell’art. 1283 del Codice Civile, secondo cui gli interessi anatocistici possono essere richiesti soltanto se è indicato in maniera esplicita sul contratto bancario.

Anche l’art. 120 del Testo Unico Bancario si esprime al riguardo. In particolare, il T.U.B. si pronuncia riguardo la capitalizzazione degli oneri finanziari dicendo:

«[…] gli interessi debitori maturati, ivi compresi quelli relativi a finanziamenti a valere su carte di credito, non possono produrre interessi ulteriori, salvo quelli di mora, e sono calcolati esclusivamente sulla sorte capitale»

Come si calcola l’anatocismo bancario?

Il calcolo dell’anatocismo è un passaggio fondamentale se stai cercando di identificare l’entità degli interessi anatocistici che si sono accumulati sul tuo importo iniziale nel corso del tempo.

Ma come si procede? Bisogna innanzitutto calcolare gli interessi legali, ovvero quelli ammessi dal contratto. Per farlo, devi considerare l’importo totale del prestito, il tasso di interesse sottoscritto e la durata del piano di ammortamento.

Gli interessi generati dall’anatocismo si allontanano da questo risultato. E cioè: se gli interessi che stai pagando (o che hai pagato) hanno un valore più alto di quelli che avresti dovuto pagare, quasi certamente si tratta di interessi anatocistici o interessi usurari.

📊 Ti serve una mano per calcolare gli interessi di un anatocismo bancario? Sul nostro blog, trovi un approfondimento che può esserti utile: Il calcolo degli interessi anatocistici per proteggerti

Un software di calcolo dedicato all’anatocismo può aiutarti a definire e comprendere il risultato. Sul web hai a disposizione diverse possibilità. Anche un semplice foglio di calcolo Excel può bastare.

Quando si verifica l’anatocismo bancario?

L’anatocismo bancario si verifica in due casi particolari: sul conto corrente affidato o sul mutuo.

Abbiamo finora menzionato soprattutto l’anatocismo sul conto corrente perché si tratta di un fenomeno particolarmente diffuso. Secondo l’esperienza di ADifesaalmeno tre conti affidati su quattro presentano irregolarità di questo tipo.

Anche l’anatocismo sul mutuo è vietato; i casi riscontrati però sono in netta minoranza. Ciò non significa che bisogna abbassare la guardia. Ma con il fido bancario bisogna fare più attenzione.

Inoltre, dobbiamo sottolineare questo: le conseguenze più gravi di questa anomalia bancaria interessano proprio il conto corrente affidato, e soprattutto nei casi di revoca del fido.

Quando la banca avanza una richiesta di rientro, per l’imprenditore vittima di anatocismo coprire il debito diventa impossibile.

Perciò, se sei alle prese con un fido bancario, una perizia econometrica è fondamentale per capire se ci sono interessi anatocistici sul tuo conto corrente e soprattutto cosa fare per risolvere.

L’anatocismo bancario è reato, genera interessi bancari illegittimi. Sta a te decidere se è giusto difenderti o meno.

💥 Temi di essere a rischio di anatocismo? L’anatocismo è difficile da riconoscere se non hai esperienza nella lettura dei contratti bancari. Ci sono però cinque indizi rivelatori che dovrebbero metterti in allarme. ADifesa li ha stilati per te! Leggi: Sei a rischio anatocismo bancario? 5 indizi per scoprirlo

Come capire se c’è anatocismo sul tuo conto corrente?

Per capire se la banca ha fatto ricorso all’anatocismo, bisogna partire da documenti bancari come il contratto e l’estratto conto.

L’estratto conto, in particolare, è utile perché (lo ricordiamo!) in Italia esiste il divieto di anatocismo. Quindi non lo troverai MAI indicato nel contratto: piuttosto potrai rintracciarlo tramite l’estratto conto.

Il contratto bancario però può darti un riferimento, specie se richiedi una perizia econometrica: ti dirà cosa hai firmato e quanto di quello che paghi è legale o meno.

Come fare, allora, per individuare un rischio di anatocismo sul tuo conto corrente? Ecco, hai due possibilità:

1) Cerca delle avvisaglie nel conto

Avvisaglie, elementi sospetti, dettagli che possono far pensare alla presenza di anatocismo bancario. Un esempio? Spese troppo alte che non avevi preventivato, e un debito difficile da risolvere.

Se hai per le mani un fido bancario ma la restituzione del debito è diventata impossibile, potresti avere a che fare con un problema di anatocismo.

Tra le situazioni che possono farti sospettare delle irregolarità, troviamo anche per esempio lo scoperto di conto. Un saldo negativo – che per altro si traduce sempre in una richiesta di rientro – potrebbe essere il segnale di una pratica scorretta.

2) Chiedi il supporto di professionisti

Il supporto di professionisti di diritto bancario (e non solo) è essenziale per risolvere problemi di questa natura.

Il calcolo dell’anatocismo è infatti un lavoro per esperti, che richiede competenze specifiche di matematica finanziaria e una conoscenza dettagliata della normativa.

Inoltre, per avere giustizia, è necessaria una perizia approfondita sui documenti bancari già menzionati. Perizia che può essere avviata solo da professionisti in materia.

ADifesa per esempio lavora proprio così: verifica per te la presenza di anatocismo e ti aiuta a risolvere nel più breve tempo possibile i tuoi problemi con la banca. Ai nostri esperti serve soltanto:

  • il contratto di apertura del conto corrente
  • tutti gli estratti conto
  • il riassunto scalare periodico

Per saperne di più sui documenti necessari, vai qui.

Se non sai cosa fare in caso di anatocismo, contattare un professionista è l’unico consiglio realmente valido che possiamo darti.

🔥 Farsi prendere dal panico è facile. Ma il sospetto di anatocismo deve essere gestito con la massima lucidità. Leggi anche Anatocismo bancario, cosa fare? e segui i consigli di ADifesa.

L’anatocismo dà diritto al recupero degli interessi?

Sì, se ti affidi all’Associazione ADifesa! Con noi, il rimborso degli interessi è garantito al 100%, grazie allo studio di fattibilità gratuito che facciamo prima di iniziare ogni pratica. Un’analisi preliminare che ci dice con estrema chiarezza se il ricorso può essere vinto oppure no.

Se scegli ADifesa, i nostri esperti di finanza calcoleranno per te la somma che ti spetta dalla banca, e ti seguiranno per tutto l’iter del recupero degli interessi: dalla perizia al reclamo formale, fino al ricorso giudiziale.

Riceverai così gli interessi illegali pagati in eccesso, mettendo la parola fine al reato di anatocismo che ha compromesso la tua situazione finanziaria e quella tua azienda.

Quanto costa la pratica di anatocismo con ADifesa?

Con ADifesa, il costo della pratica di anatocismo è super conveniente. La nostra associazione consumatori sceglie di chiedere soltanto il costo delle spese di pratica, a cui si aggiunge un piccolo contributo in percentuale da versare dopo aver ottenuto il rimborso.

Perché con ADifesa risparmi così tanto?
Perché ADifesa non è uno studio legale
, ma un’associazione consumatori specializzata in prodotti finanziari e contratti bancari illegali, che si avvale del supporto tecnico di avvocati, fiscalisti ed esperti di finanza.

I nostri risultati sono una garanzia!
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Se sospetti di essere vittima di anatocismo, contattaci subito inviando una email a contatti@adifesa.it oppure lasciando un messaggio qui sotto. Un nostro consulente ti contatterà – senza impegno – in meno di 48 ore!

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