fbpx

Il saldo e stralcio del debito, partendo dalle basi

Visual ADifesa – Blog – Saldo e stralcio dei debiti partendo dalle basi

Il saldo e stralcio del debito, partendo dalle basi

Con il saldo e stralcio del debito, risolvere una situazione economica compromettente è facile. Ma solo se sai come fare.

Visual ADifesa – Blog – Saldo e stralcio dei debiti partendo dalle basi

Ritrovarsi con troppi debiti da pagare, in un periodo storico difficile come questo, non è purtroppo tanto raro.

Negli ultimi anni sono crollate le certezze di gran parte degli italiani, mentre crisi, inflazione e situazioni lavorative precarie consumano – piano piano – i risparmi di molti, e la stabilità finanziaria di un paese.

Il sovraindebitamento oggi ha smesso di essere un problema di nicchia. Piuttosto si diffonde, e colpisce persino chi ha sempre gestito con metodo e parsimonia il suo capitale.

Entra in gioco così il saldo e stralcio del debito, procedura di rinegoziazione che rappresenta talvolta l’unica soluzione plausibile per chi deve coprire un debito – e anche per chi è in attesa dei soldi.

Cos’è lo stralcio dei debiti?

Lo stralcio dei debiti consiste nella cancellazione del debito, a seguito di una rinegoziazione degli accordi. In altre parole, quando sottoscrivi un accordo di saldo e stralcio, ottieni una riduzione dell’importo da restituire che ti permette di coprire – e chiudere definitivamente – il tuo debito.

È chiaro però che non si applica a tutti i debitori in maniera indiscriminata. La procedura di saldo e stralcio è regolamentata da una normativa precisa, e perciò è applicabile soltanto in casi di situazioni economiche gravi, che sono realmente compromettenti sia per il debitore che per la sua famiglia.

Tant’è vero che un riferimento alle procedure di saldo e stralcio – in relazione ai debiti con banche e finanziarie – si riscontrano anche nella Legge 3/2012, che si è fatta conoscere dagli italiani come Legge Salva-Suicidi. Una legge, insomma, che ha provato a limitare i danni del sovraindebitamento con gli strumenti governativi a disposizione.

Ma cosa significa saldo e stralcio, nello specifico?

Già nell’espressione saldo e stralcio è descritto, seppur in modo spicciolo, il meccanismo che c’è dietro. Chi si appella a questo tipo di risoluzione, infatti, in primo luogo effettua il «saldo» restituendo – secondo accordi – una cifra ridotta rispetto a quella prevista dal contratto. In seguito accede allo «stralcio», ovvero alla cancellazione del debito.

Lo stralcio dei debiti secondo questa formula riguarda in particolare i cittadini privati, ed è l’unica che può essere risolto in via stragiudiziale. Inoltre, l’applicazione del saldo e stralcio non si limita alla legge del sovraindebitamento. Con le giuste capacità di negoziazione è possibile farne ricorso anche in altri contesti.

Come funziona il saldo e stralcio?

Come abbiamo già scritto, quando si parla di saldo e stralcio si intende una risoluzione bonaria del credito/debito – vale a dire gestibile tra privati per via stragiudiziale, senza che sia necessario il ricorso a un Tribunale.

La procedura di saldo e stralcio, pertanto, funziona seguendo un iter che prevede:

  1. la presentazione di una proposta alla banca
  2. la rinegoziazione del debito da restituire
  3. il saldo dell’importo concordato
  4. infine la cancellazione totale del debito

È chiaro che i primi due step rappresentano il cuore della procedura. La proposta infatti, perché sia accettata, deve essere comunque motivata e plausibile; allo stesso tempo, la fase di negoziazione va portata avanti nella piena consapevolezza dei propri diritti.

Perché sottolineiamo questo passaggio?
Perché una caratteristica del saldo e stralcio è che, trattandosi di un accordo bonario, può essere gestito in totale autonomia – ma nella pratica è quasi impossibile ottenerlo senza assistenza legale.

Spieghiamolo meglio con un esempio.
Hai un debito di diecimila euro, e la certezza che non riuscirai mai a pagarlo perché non hai soldi a sufficienza. Decidi così – in autonomia – di proporre alla banca un saldo e stralcio pari al 40% del debito. Insomma, proponi di pagare soltanto seimila euro.

In teoria hai facoltà di chiederlo: basta aprire la pagina di una email, iniziare a scrivere e inviare. Nella pratica però le probabilità che tu riesca a ottenere il saldo e stralcio, così facendo, stanno pressocché a zero.

Eppure, in linea teorica, un saldo e stralcio del 40% è possibile. Anzi, a voler essere precisi, non c’è una legge che pone un limite massimo alla percentuale di debito da ridurre.

Ma è soltanto una negoziazione assistita che ti permette di raggiungere un obiettivo del genere. E il motivo è anche intuibile: il primo punto della procedura (la presentazione della proposta) racchiude infatti un lavoro di indagine e calcolo che solo un esperto può portare avanti. Senza dimenticare che, subito dopo la presentazione della richiesta, la banca avvia una fase di negoziazione per riuscire a trarre – dal saldo e stralcio – il massimo vantaggio possibile.

In tal senso, la stessa procedura potrebbe essere riscritta in questo modo:

  1. analisi del caso specifico e delle motivazioni
  2. calcolo della percentuale di debito da ridurre
  3. presentazione di una proposta alla banca
  4. rinegoziazione del debito da restituire
  5. saldo dell’importo concordato
  6. cancellazione totale del debito

Dopotutto, il saldo e stralcio è un accordo –  e come tale deve risultare soddisfacente per entrambe le parti. Altrimenti verrà respinto dalla banca senza troppi indugi.

Perché la banca non accetta il saldo e stralcio?

Il nocciolo della questione è questo: se la banca non trae un vantaggio dall’accordo di saldo e stralcio, è difficile che lo accetti.

Ma com’è un possibile che una banca tragga benefici da una riduzione del debito? In realtà è possibile, e succede anche spesso.

Gestire un cattivo pagatore, per una banca è un grosso problema – e non solo per una banca. Il recupero crediti insoluti può essere dispendioso: spesso richiede l’intervento di società esterne di riscossione, prevede tempi molto lunghi e si risolve talvolta in un nulla di fatto.

Per questo motivo ottenere anche solo una parte del credito concesso può rappresentare comunque una vittoria. Le banche possono mostrarsi disponibili ad accettare un compromesso – come il saldo e stralcio – se non vedono altre possibilità di riuscita.

Si tratta perciò di motivare in modo efficace la propria proposta, appellandosi al buon senso dell’istituto di credito e – laddove necessario o possibile – alla legge 3/2012 sul sovraindebitamento.

Cosa succede dopo il saldo e stralcio?

Dopo il saldo e stralcio, il debito con la banca si risolve immediatamente.

Pur avendo pagato meno del previsto (in genere la riduzione oscilla tra il 40% e l’80% del debito), chi ottiene il saldo e stralcio chiude definitivamente i conti con la propria banca.

Una delle conseguenze più interessanti riguarda poi la cancellazione della segnalazione in Centrale Rischi. Il saldo e stralcio infatti regolarizza il debito, e pertanto avvia la procedura di cancellazione automatica della segnalazione.

Perché la reputazione creditizia si ripristini del tutto è necessario, in generale, aspettare 36 mesi – ovvero il tempo minimo previsto per i prestiti non rimborsati.

Ciò nonostante, a seguito di un accordo di saldo e stralcio, la banca è tenuta a comunicare tempestivamente la tua riabilitazione a debitore affidabile. Succede sempre? No. Ma in quel caso hai a disposizione soluzioni alternative per avere giustizia.

In ogni caso, il saldo e stralcio ti libera completamente dal debito.
Ed è questa la conseguenza più ambita, e più importante.

Come ottenere un saldo e stralcio veloce e sicuro?

Se vuoi richiedere il saldo e stralcio del tuo debito, hai due possibilità. La prima: gestirtelo in autonomia, e rischiare di ottenere una riduzione che non ti soddisfa. La seconda: chiedere aiuto all’Associazione ADifesa.

Perché proprio ADifesa?
Perché ADifesa da anni opera a tutela dei consumatori in difficoltà contro banche e agenzie di credito. Con il nostro lavoro – e con l’esperienza della nostra squadra, composta da avvocati, esperti bancari e fiscalisti – abbiamo già aiutato migliaia di persone in difficoltà.

In cambio di un contributo, puoi ottenere assistenza legale e supporto costante nelle fasi di negoziazione del saldo e stralcio e accedere finalmente alla riduzione del debito che speravi.

Lascia un messaggio qui sotto per ricevere supporto.
In 48 ore un nostro consulente ti ricontatterà per conoscere il tuo caso ed elaborare la strategia più efficace per uscire dai debiti.
Ti aspettiamo.

    Post a Comment