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Assicurazione cessione del quinto, come funziona?

Visual ADifesa – Blog – Assicurazione cessione del quinto, come funziona?

Assicurazione cessione del quinto, come funziona?

L’assicurazione per la cessione del quinto ti garantisce un rimborso rateale senza intoppi. Come funziona davvero? Scopri di più su ADifesa.

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Per lavoratori dipendenti e pensionati, la cessione del quinto rappresenta la forma di prestito più comoda.

Un finanziamento con cessione del quinto, infatti, permette di accedere a somme di denaro importanti, cosa che non accade con i prestiti personali.

Considera che un prestito personale ha un tetto massimo di trentamila euro. Con la cessione del quinto invece potresti arrivare ad ottenere anche centomila euro.

Inoltre, anche le modalità di rimborso sono agevoli. La rata mensile viene infatti decurtata dalla busta paga (o dal cedolino della pensione), e consente per questo una gestione più semplice delle proprie finanze.

Quello che distingue, però, la cessione del quinto dalle altre forme di finanziamento è un altro dettaglio: la necessità di una polizza assicurativa sul prestito.

Succede perché la restituzione del credito di una cessione del quinto avviene, generalmente, in tempi lunghi – fino a dieci anni dalla sottoscrizione – ed è per di più strettamente legata al posto di lavoro.

Una banca che cede una somma di denaro cospicua ha bisogno di tutelare in qualsiasi modo le sue casse. La polizza assicurativa è uno strumento certamente efficace.

Vuoi sapere allora come funziona l’assicurazione sulla cessione del quinto? Continua a leggere qui sotto!

Cosa copre l’assicurazione di un prestito?

In buona sostanza, l’assicurazione di un prestito copre da eventi imprevisti che possono compromettere la restituzione del credito.

Dunque si tratta di una forma di tutela, utile tanto alla banca quanto alla persona che ha richiesto il prestito.

Nel momento in cui firmi un contratto di prestito, infatti, è chiaro che tu stia prendendo un impegno duraturo –ovvero il rimborso delle rate – a cui non puoi sottrarti per nessuna ragione.

Ma le cose della vita sono imprevedibili, e potrebbe succederti di ritrovarti nell’impossibilità di restituire i soldi anche contro la tua volontà.

L’assicurazione della cessione del quinto ti darà, a quel punto, la tutela che ti serve.

Per la cessione del quinto, l’assicurazione è obbligatoria?

Sì, l’assicurazione della cessione del quinto è obbligatoria. Anzi, la cessione del quinto è l’unica forma di finanziamento che prevede una polizza obbligatoria.

Il motivo è rintracciabile nella modalità stessa di finanziamento. Parliamo infatti di un prestito che:

  • può durare fino a dieci anni;
  • concede somme cospicue;
  • è sottoscritto anche da persone nella terza età;
  • viene rimborsato tramite busta paga o pensione.

Molte cose possono cambiare e succedere nel corso di dieci anni. E con somme di denaro così importanti sul piatto, per una banca diventa essenziale riuscire a tutelare il proprio credito.

Va detto però che, per la cessione del quinto, esistono polizze assicurative obbligatorie e altre del tutto facoltative, benché comunque molto utili.

Qui però menzioneremo solo le assicurazioni obbligatorie, in quanto esse fanno parte dei costi extra stabiliti nel contratto della cessione.

Assicurazione sulla vita

L’assicurazione sulla vita è la principale forma assicurativa che deve essere sottoscritta in fase di contratto. Si tratta di una polizza che ti copre in caso di incidente, infortunio e decesso.

Situazioni di questo tipo – benché assolutamente da scongiurare – compromettono inevitabilmente la restituzione dei soldi.

La banca quindi, proprio per evitare l’insolvenza di un suo credito, richiede il coinvolgimento di una compagnia assicurativa che potrà soddisfare il debito al posto tuo.

L’assicurazione sul rischio vita è obbligatoria sia per i pensionati che per i lavoratori dipendenti. Questi ultimi, però, dovranno sottoscrivere obbligatoriamente un’altra polizza, ovvero questa qui sotto.

Polizza su perdita del lavoro

La polizza del rischio impiego interessa solo i lavoratori dipendenti, soprattutto nel settore privato.

Anche se disponi di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, niente può escludere il fallimento dell’azienda che ti ha assunto.

In quel caso ti ritroveresti a corto di soldi e senza uno stipendio fisso: restituire il prestito si rivelerebbe una faccenda troppo complicata.

Va da sé che i lavoratori dipendenti nel settore pubblico non risentono di questo rischio. Pertanto chi lavora nel pubblico o chi riceve una pensione non è tenuto a sottoscrivere questo tipo di polizza.

Quanto costa l’assicurazione della cessione del quinto?

Le compagnie assicurative calcolano il costo dell’assicurazione per la cessione del quinto utilizzando diversi parametri.

Gli aspetti principali tenuti in considerazione nel proporre l’offerta sono due:

  • età di chi ha fatto la richiesta;
  • tipo di contratto di lavoro.

In altre parole, il calcolo del costo è strettamente connesso al rischio di insolvenza di chi riceve il prestito.

Un pensionato che ha già più di ottant’anni e che ha richiesto il prestito al limite dell’età massima consentita – ovvero ottantacinque anni –, dovrà affrontare sicuramente un costo maggiore rispetto al giovane lavoratore che ha appena firmato un contratto a tempo indeterminato.

Com’è logico pensare, a un rischio minore di insolvenza corrisponde un costo più basso della polizza.

Il costo dell’assicurazione per la cessione del quinto non va comunque sottovalutato. Infatti ha un peso notevole sulla rata mensile da versare per il rimborso.

Sebbene sia difficile fare un calcolo preciso senza valutare i parametri menzionati sopra, possiamo dire che incide sulla rata aumentandola secondo una percentuale che va dal 3% al 6%.

In ogni caso la polizza assicurativa, rientrando fra i costi extra obbligatori di un prestito, viene inclusa nella percentuale TAEG.

Quindi quando valuti gli interessi applicati a un prestito, oltre al TAN – che il tasso di interesse al netto dei costi – devi tenere anche conto del TAEG che comprende anche l’assicurazione e quindi varia a seconda di quanto abbiamo detto prima.

Si può chiedere il rimborso dell’assicurazione?

Sì, il rimborso dell’assicurazione è una strada possibile.

In caso di estinzione anticipata della cessione del quinto, infatti esiste la possibilità di richiedere il rimborso degli interessi del prestito.

La polizza assicurativa rientra fra i costi rimborsabili.
Ma come funziona il recupero dell’assicurazione?

Lo spiegheremo utilizzando un esempio.
Quando sottoscrivi un contratto per cessione del quinto, decidi già prima di firmare la durata del piano di ammortamento.

La cessione del quinto può avere una durata massima di dieci anni. In questo esempio, supponiamo che tu abbia aperto nel 2010 un finanziamento che prevede un piano di ammortamento di dieci anni, con 120 rate mensili.

L’assicurazione che ti viene proposta – e imposta – andrà a coprire quindi dieci anni di versamenti, ed inciderà su ogni rata mensile.

Nel momento in cui decidi di estinguere in anticipo la cessione del quinto, ti verrà chiesto di rimborsare alla banca il debito che ti rimane e che non hai restituito fino a quel momento.

In altre parole, se chiudi il contratto con un anticipo di cinque anni – quindi nel 2010, e non nel 2020 come previsto dal piano di ammortamento – restituirai in un solo colpo il credito che non hai ancora rimborsato, ovvero quello degli ultimi cinque anni.

Con una conseguenza. Nel calcolo del rimborso totale infatti, verrà inclusa anche l’assicurazione, che però copre un periodo di dieci anni e non di cinque.

Insomma pagherai una polizza assicurativa di cui non usufruisci, perché hai già interrotto il rapporto con la banca. Ed è per questo che la normativa ti permette di accedere a un rimborso degli interessi della cessione del quinto.

Rimborso che, per la verità, riguarda anche altri costi extra. Per esempio quando estingui in anticipo una cessione del quinto, nel calcolo della rata unica non vengono decurtate le commissioni sull’incasso di ogni singola rata.

Ciò vuol dire che pagherai le commissioni su 120 rate mensili, pur avendone versate soltanto 60+1.

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