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Guida definitiva ai contratti di banca sui prestiti

Visual ADifesa - Copertina post - Contratto di banca, guida

Guida definitiva ai contratti di banca sui prestiti

Il contratto di banca per il prestito ti sembra irregolare? Scopri come tutelarti con ADifesa

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Perché devi leggere bene il contratto della banca

Perché prestare attenzione al contratto di banca? Una domanda scontata, forse, che merita però una risposta. Leggere attentamente quel contratto significa, di fatto, proteggere la tua tranquillità finanziaria e avere a cuore dei tuoi risparmi.

Questo perché la firma su un contratto bancario non è da considerarsi un semplice passaggio burocratico. Il contratto non è un foglio da firmare in fretta. La firma equivale a un impegno che ti assumi e che potrà influenzare la tua vita economica negli anni a venire.

Soprattutto se segui il giusto approccio (cioè quello che stiamo per indicarti noi di ADifesa), la lettura del contratto ti eviterà sorprese spiacevoli, come quelle – per esempio – dovute a costi inattesi e esorbitanti che molti clienti di banca si trovano a gestire.

Del resto, sapere quali sono i tuoi diritti e quali obblighi ha la banca ti mette in una posizione di forza. Intanto perché ti aiuta a evitare clausole sfavorevoli (ricordate la clausola floor?) ma anche un eventuale contenzioso bancario che non fa mai piacere. E poi perché grazie al contratto puoi sapere in anticipo quali costi dovrai sostenere, il che fa semplifica la gestione dei propri risparmi.

Senza dimenticare un dettaglio: leggere con attenzione il contratto ti permette di valutare meglio se quello che stai firmando risponde davvero alle tue esigenze. In fondo, si sa, un debitore consapevole fa sempre scelte migliori.

Una panoramica dei contratti di banca più comuni

Il contratto di banca è una presenza costante nella nostra vita finanziaria. Ogni volta che decidiamo di aprire un conto, richiedere un prestito o semplicemente depositare dei risparmi, firmiamo un contratto con la nostra banca. Capire le differenze tra le diverse tipologie di contratto, però, può fare la differenza tra una scelta vantaggiosa e una meno adatta alle nostre esigenze. Ma quali sono i più diffusi?

Visual ADifesa - Blog - Firma contratto di banca step

Contratti per strumenti di risparmio

Questa tipologia di contratto bancario è dedicata alla gestione dei nostri risparmi e include alcuni dei prodotti bancari più utilizzati.

👉 Il conto corrente
Il classico per eccellenza: quasi ogni famiglia ne possiede almeno uno. Anzi, secondo le stime di Banca d’Italia, si parla di circa 80 milioni di conti correnti e conti deposito aperti nel nostro paese.

👉 Il conto deposito
Il contratto di conto deposito ti permette di conservare in banca i tuoi risparmi, e di ricevere un rendimento percentuale per un determinato periodo. Di solito viene scelto da chi vuole mettere da parte una somma di denaro che non prevede di utilizzare a breve termine, beneficiando di una piccola rendita.

👉 Il conto titoli
Permette di acquistare, detenere e vendere azioni, obbligazioni e altri strumenti finanziari. È un conto che serve comunque soltanto a chi vuole investire direttamente in borsa o in altri mercati finanziari.

Contratti per prodotti di investimento

Altri contratti di banca diffusi, ci sono quelli che offrono strumenti per la crescita del patrimonio. Per esempio:

👉 La gestione patrimoniale
Un servizio in cui la banca, tramite esperti finanziari, gestisce attivamente i risparmi e gli investimenti del cliente. La gestione patrimoniale è particolarmente adatta a chi vuole investire ma non ha il tempo o le competenze per seguire i mercati.

👉 Il Piani di Accumulo del Capitale (PAC)
Il PAC è un’opzione offerta da molte banche per investire in modo graduale, effettuando versamenti periodici su un fondo comune. Scelto da chi vuole costruire un capitale nel tempo, senza investire una grossa somma in un colpo solo.

👉 Investimenti in ETF (Exchange Traded Fund)
Alcune banche offrono l’acquisto di ETF, cioè fondi negoziati in borsa che replicano l’andamento di indici di mercato. Gli ETF sono spesso scelti per la loro flessibilità e per i costi generalmente più bassi rispetto ai fondi comuni tradizionali.

Contratti di prestito o finanziamento

Tra i contratti di prestito o finanziamento rientrano tutti quei prodotti finanziari che ci permettono di accedere a una somma di denaro con la promessa di restituirla in futuro. Quindi:

👉 Il mutuo
Il mutuo è probabilmente il primo contratto a cui pensiamo quando si parla di un prestito importante: permette di ottenere una somma elevata (in genere per l’acquisto di una casa) e prevede un piano di rimborso a lungo termine. Se si tratta di mutuo ipotecario, è garantito da un’ipoteca che dà alla banca il diritto di “riprendersi” la casa in caso di mancato pagamento.

👉 Il prestito personale
Il prestito personale è una forma di finanziamento più flessibile. Si tratta di un contratto che non ha bisogno di garanzie specifiche, e che in genere prevede un prestito di denaro a breve o medio termine. Si può richiedere per finanziare spese di vario tipo: un’auto nuova, lavori di ristrutturazione o anche un viaggio.

👉 La cessione del quinto
Con questa tipologia di contratto di prestito, le rate vengano trattenute direttamente dalla tua busta paga o dalla pensione, fino a un quinto dell’importo netto mensile. La cessione del quinto è un’operazione interessante per chi cerca un finanziamento a lungo termine, purché si tratti di un dipendente o pensionato.

👉 La carta revolving
Simile alla carta di credito, ma con una differenza importante: con la carta revolving puoi restituire a rate i soldi che hai speso, senza la necessità di saldare l’intero importo mensilmente. Tuttavia, i tassi di interesse sulle carte revolving possono essere elevati, perciò è importante conoscere bene le condizioni contrattuali prima di utilizzarle.

👉 Il conto corrente affidato
Il conto corrente affidato, o fido bancario, è un’apertura di credito che consente di disporre di una somma di denaro fino a un limite concordato detto plafond. È utile quando hai bisogno di una riserva di denaro extra da utilizzare per la tua azienda.

Cosa prevede il contratto di mutuo

Andiamo però, adesso, nel dettaglio. Il contratto di mutuo, infatti, è uno dei contratti di banca che più preoccupa gli italiani al giorno d’oggi. Trattandosi di uno strumento finanziario basilare, uno tra i più diffusi in Italia, è bene quindi capire cosa prevede di preciso. Ma cosa contiene esattamente questo contratto? Principalmente:

Ma non solo. In questo tipo di contratto di banca dovresti trovare anche informazioni aggiuntive legati ai costi, tra cui:

  • spese accessorie
  • indicizzazione
  • clausole di sospensione
  • assicurazioni obbligatorie

Anche in questo caso, se comprendere ogni voce del contratto di mutuo può sembrarti complicato, sappi che è essenziale per evitare costi imprevisti o clausole che potrebbero complicare la gestione delle tue finanze.

Quando si firma, e come si recede

La firma del contratto di mutuo arriva al termine di un percorso strutturato che include: la richiesta del mutuo, la valutazione della banca sulla solvibilità, la perizia dell’immobile, e l’offerta della banca con tutte le condizioni. Se tutto è in ordine, la firma avviene davanti a un notaio, di solito in prossimità del rogito d’acquisto.

Recedere da un mutuo, però, è più complesso. Se non specificato diversamente, il diritto di recesso è infatti raro nei mutui. Alcune situazioni (es. l’inadempimento della banca) ne consentono l’uscita, ma i costi possono essere significativi. Ecco perché è fondamentale conoscere ogni clausola prima di firmare.

Alcune domande frequenti sul contratto di mutuo

Ecco alcune FAQ dei nostri associati sul contratto di mutuo.

🔹 La banca può cedere il tuo mutuo per contratto?

Sì, la banca può cedere il tuo mutuo per contratto. Questa pratica, chiamata cessione del credito, è del tutto legale e abbastanza comune nel settore finanziario.

🔹 Quando, nel contratto di mutuo, la banca ricorre a azione legale per mancato pagamento?

La banca può sempre ricorrere ad azioni legali per mancato pagamento; è un suo diritto. I tempi e le modalità di queste azioni però dipendono da diversi fattori, tra cui la gravità dell’inadempimento e le clausole contrattuali.

🔹 Quando la banca può recedere dal contratto di mutuo?

Generalmente, la banca non può recedere arbitrariamente da un contratto di mutuo a tempo determinato. È un principio è sancito dall’art. 1845 del Codice Civile, che prevede che la banca non possa recedere prima della scadenza del termine, salvo che sussista una giusta causa (es. un inadempimento del mutuatario).

Le condizioni di un contratto di prestito

Tra i contratti di banca, il contratto di prestito è quello a cui prestare più attenzione, soprattutto quando si parla di carte revolving o altre tipologie di prestito con tassi di interesse già di per sé molto elevati. Eppure, di base, il contratto di prestito garantisce la tutela di entrambe le parti. Ecco le sue voci principali:

  • importo del prestito
  • tassi di interesse
  • durata del prestito
  • modalità di rimborso
  • spese accessorie
  • condizioni sull’estinzione anticipata
  • interessi moratori
  • eventuali variazioni dei tassi
  • clausole penali
  • obbligo polizze assicurative

Alcune domande frequenti sul contratto di prestito

I dubbi e le domande dei nostri associati sul contratto di prestito.

🔹 Quando un contratto di prestito della banca mostra un tasso di interesse usurario?

In linea generale, si parla di tassi di interesse usurari quando il valore supera un determinato limite definito tasso soglia. Ovviamente i tassi usurari sono vietati dalla legge, ma a volte alcuni costi nascosti del prestito possono portare il TAEG ben oltre la soglia limite. Soltanto un’analisi però può determinare se si tratta di un prestito di banca usuario oppure no.

🔹 Quando un contratto di prestito della banca mostra un tasso di interesse usurario?

I tempi per l’erogazione di un prestito dopo la firma del contratto di banca possono variare in base al tipo di prestito, all’istituto di credito, ma anche all’importo che, se è particolarmente alto, richiede valutazioni più approfondite. In genere, una volta superata la valutazione da parte della banca, puoi ottenere un prestito nel giro di pochi giorni.

Il contratto di apertura di credito in banca

Come abbiamo già detto sopra, il contratto di apertura di credito in banca (noto anche come conto corrente affidato o fido bancario) è un accordo con il quale la banca mette a disposizione del cliente una somma di denaro fino a un determinato importo massimo. In pratica, il cliente può prelevare dal proprio conto una somma superiore a quella effettivamente depositata, fino al limite stabilito nel contratto. Perciò dentro al contratto bancario troverai:

  • importo massimo concedibile
  • tassi di interesse
  • commissioni di apertura
  • modalità di rimborso
  • condizioni di recesso
  • garanzia necessaria

L’impegno che si assume la banca

Con il contratto di apertura di credito, la banca si impegna a fare credito al suo cliente fino a un plafond concordato. In sostanza, ti dà accesso a fondi extra, prelevabili anche quando il saldo del conto è insufficiente. La banca stabilisce un limite massimo di utilizzo, applica un tasso di interesse sulle somme effettivamente usate e definisce le condizioni per il rimborso.

I diritti di chi firma il contratto della banca

Firmando un contratto di apertura di credito, tu – in qualità di cliente – acquisisci diversi diritti imprescindibili: il diritto di usare la somma concessa entro i limiti stabiliti, il diritto di ricevere informazioni chiare su tassi, condizioni e modalità di rimborso, e il diritto di recesso entro un termine specificato, senza penali.

Inoltre, la banca deve garantire trasparenza su tutti gli aspetti contrattuali. Se non dovesse farlo, potrai rivolgerti all’Arbitro Bancario Finanziario (o a un’associazione consumatori come la nostra) per avere giustizia.

Alcune domande frequenti sull’apertura di credito

Cosa ci chiedono i nostri associati riguardo l’apertura di credito.

🔹 Che tipo di contratto è l’apertura di credito?

L’apertura di credito non è un contratto di conto corrente, ma di finanziamento. Anche se molti credono il contrario.

🔹 Questo contratto di banca mi tutela dall’anatocismo?

Qui la risposta non è semplice. Esiste una normativa vigente che impedisce l’anatocismo bancario, e che obbliga le banche a essere chiare sui costi del finanziamento. Tuttavia il rischio di anatocismo non va sottovalutato: spesso le banche trovano modi per aggirare la legge, anche approfittando della tua (possibile) scarsa consapevolezza delle condizioni contrattuali.

Cosa fare se la banca non rispetta il contratto?

Se temi che la tua banca non stia rispettando il contratto che hai firmato, devi agire subito per tutelare i tuoi diritti. Sappiamo che agire contro una banca può suscitare preoccupazioni, ma la legge è dalla tua parte ed è giusto che tu proceda.

Visual ADifesa – Blog – Clausole vessatorie contratto, attenzione

Il percorso, per altro, non è così complicato. Basta:

  1. Raccogliere tutti i documenti, inclusi copia del contratto, estratti conto e comunicazioni con la banca; serviranno come prove.
  2. Presentare un reclamo formale da inviare tramite raccomandata o PEC, e di cui conserverai una copia.
  3. Se non ottieni una risposta soddisfacente, chiedi aiuto a un’associazione consumatori come la nostra, ADifesa, oppure uno studio legale (con la consapevolezza che, in uno studio legale, spenderai di più). Puoi fare anche in autonomia, ma il parere di un esperto può dare una svolta positiva al tuo caso.
  4. Procedere con un ricorso stragiudiziale tramite Arbitro Bancario Finanziario o Giudice di Pace.

In caso di irregolarità, potresti ottenere un risarcimento o anche il rimborso degli interessi pagati in eccesso. Non è raro che un contratto di banca sia irregolare, e la quantità di testimonianze dei nostri associati basta per avere un’idea di cosa accade in Italia tra banche e clienti.

Guarda anche la lista dei nostri servizi.
Ti servirà a capire quante irregolarità puoi trovare in un contratto di banca, e in che modo ADifesa può aiutarti a risolverlo.

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